Ancora ignote le cause che nei giorni scorsi hanno causato lo schianto del Boeing 737 Max 8 in dotazione alla Ethiopian Airlines. Se ne saprà di più in seguito all’analisi di quanto contenuto nelle scatole nere che sarà condotta in Europa. Intanto l’Italia ha deciso di entrare nell’elenco sempre più lungo dei paesi che hanno chiuso lo spazio aereo alla circolazione del velivolo, per ovvie ragioni legate alla sicurezza.
Un aggiornamento per i Boeing 737 Max
Il costruttore, dal canto suo, dopo essere intervenuto nelle ore seguenti all’incidente con un breve comunicato per esprimere la propria “profonda tristezza” nei confronti delle vittime (157 i morti, tra passeggeri ed equipaggio), torna sulla vicenda annunciando l’arrivo di un aggiornamento software per l’intera flotta commercializzata. I 737 Max 8 riceveranno dunque un update, come si trattasse di uno smartphone o di un computer.
Lo sviluppo ha preso il via in seguito a un’altra tragedia che ha visto precipitare lo stesso aereo, quella del volo Lion Air 610 della compagnia di indonesiana precipitato in mare il 29 ottobre scorso a breve distanza dallo scalo di Giacarta dove era decollato. Allora le vittime furono 189. Ora, dopo lo schianto del volo Ethiopian Airlines 302, la compagnia promette l’arrivo di un update.
Nei mesi scorsi, in conseguenza a quanto avvenuto con il volo Lion Air 610, Boeing ha sviluppato un miglioramento per il software di controllo del 737 Max, pensato per rendere ancora più sicuro un aereo già sicuro.
Maggiori dettagli tecnici sui sistemi di volo che saranno interessati possono essere consultati nel comunicato ufficiale condiviso da Boeing. L’aggiornamento è stato approntato in collaborazione con la FAA (Federal Aviation Administration) e le compagnie aeree lo dovranno obbligatoriamente installare entro il mese di aprile.
Sebbene al momento non sia possibile attribuire a un malfunzionamento del codice di gestione del velivolo la responsabilità di quanto accaduto, nonché la morte di 346 persone che hanno perso la vita nei due incidenti, l’ipotesi non è da scartare a priori.