La navicella Boeing Starliner è atterrata stamattina nelle vicinanze dello spazioporto White Sands Space Harbor in New Mexico. La missione CFT (Crew Flight Test) è stata completata al 50% perché i due astronauti partiti il 5 giugno sono rimasti sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) e ritorneranno sulla Terra a febbraio 2025.
Altri problemi durante il rientro
In seguito al malfunzionamento dei propulsori del sistema di controllo reazione durante la procedura di docking, la NASA ha deciso di riportare la navicella sulla Terra senza equipaggio per ovvi motivi di sicurezza. L’undocking della Starliner è avvenuto alle ore 18:04 di ieri (le 00:04 di oggi in Italia), come si può vedere nel video dal minuto 20:40 circa.
Successivamente sono state effettuate 12 accensioni in sequenza dei propulsori per allontanare la navicella dalla ISS. Tutti i 27 propulsori (uno è rimasto permanentemente danneggiato durante il docking) hanno funzionato perfettamente. Alle ore 23:18 di ieri (le 5:18 di oggi in Italia) è stata effettuata l’accensione dei propulsori per il deorbing e l’ingresso nell’atmosfera terrestre. Circa 2,5 minuti dopo è stato staccato il modulo di servizio che fornisce la propulsione.
Dopo il distacco dello scudo termico è avvenuta l’apertura dei paracadute che hanno rallentato la discesa. Poco prima dell’atterraggio sono stati gonfiati gli airbag per attutire l’impatto. La navicella ha toccato il suolo alle ore 12:01 (le 6:01 in Italia). Teoricamente non sarebbe accaduto nulla ai due astronauti.
Nel corso della conferenza stampa, alla quale non ha partecipato nessun rappresentante di Boeing, Steve Stich (commercial crew program manager della NASA) ha spiegato che durante i 58 secondi di accensione per il deorbiting è stata rilevata un’eccessiva temperatura per due propulsori. Inoltre, uno dei 12 propulsori del modulo dell’equipaggio non ha funzionato (ma è stato acceso un propulsore ridondante). Infine, un problema al sistema di navigazione non ha temporaneamente consentito l’acquisizione del segnale GPS.
Non è noto al momento quali sono i passi successivi, ad esempio se verrà effettuato un secondo volo di test con equipaggio. La prima missione operativa (Starliner-1) era prevista per febbraio 2025, ma è stata già posticipata ad agosto 2025. In base al contratto, Boeing dovrebbe effettuare sei missioni, ma difficilmente rispetterà gli impegni prima della distruzione della ISS nel 2030.