Per un sistema informatico meno rigido, il passaggio al software libero coinvolgerà un totale di 7mila postazioni dell’amministrazione provinciale di Bolzano nell’ iniziativa intrapresa dall’Assessorato provinciale all’informatica insieme al Consorzio dei Comuni e dell’Azienda sanitaria dell’Alto Adige.
Illustrata dall’assessore provinciale Roberto Bizzo, la grande migrazione verso la suite LibreOffice permetterà alle autorità locali di risparmiare 600mila euro in licenze altrimenti versate per l’acquisizione di software proprietario sulle postazioni desktop dei vari enti della Pubblica Amministrazione.
“Non parliamo solo di risparmio economico, ma di un passo importante per riorganizzare l’intero sistema pubblico – ha spiegato Bizzo – Rendere la PA flessibile e pronta a rispondere ai processi di cambiamento, perché la rivoluzione IT ha cambiato la struttura della società: non più piramidale ma rete di condivisione della conoscenza”.
La migrazione adottata dalla provincia di Bolzano risulterà graduale e con il coinvolgimento diretto degli utenti. Saranno circa 7mila le postazioni di lavoro con PC standard dell’amministrazione provinciale interessate al passaggio nei prossimi tre anni, 5mila quelli nella sanità pubblica.
Basandosi sull’esperienza registrata nella PA di Monaco con una base di 14mila dipendenti, il pacchetto Office della Provincia sarà contenuto in sole 500 licenze. La suite di Microsoft resterà solo per quelle applicazioni in cui la migrazione verso LibreOffice potrebbe compromettere la funzionalità operativa necessaria.
Mauro Vecchio