Come anticipato all’inizio del mese, Intel ha fornito i dettagli del chip Bonanza Mine durante la ISSCC (International Solid-State Circuits Conference). L’azienda californiana utilizzerà 300 ASIC (Application Specific Integrated Circuit) di prima generazione (BMZ1) all’interno di un miner da 3.600 Watt che offrirà prestazioni fino a 40 TH/s.
Bonanza Mine: specifiche del chip “minatore”
Il singolo chip Bonanza Mine misura 4,14×3,42 millimetri, quindi occupa 14,16 mm2. Il package FCLGA misura invece 7×7,5 millimetri. Intel ha utilizzato il processo produttivo a 7 nanometri, ma non è noto se i chip sono “fatti in casa” oppure nelle fabbriche di TSMC.
Un ASIC Bonanza Mine integra 258 motori di mining, ognuno dei quali può effettuare la codifica double hash con crittografia SHA-256. Il chip opera a frequenza di clock comprese tra 1,35 e 1,6 GHz, consuma circa 7,5 Watt e offre prestazioni fino a 137 GH/s. Il miner da 3.600 Watt è formato da quattro schede con 75 ASIC (visibile nell’immagine) per un totale di 300 chip. Lo scambio dei dati tra gli ASIC e l’unità di controllo avviene con un collegamento UART da 10 MB/s.
L’unità di controllo integra un controller FPGA e un core ARM Cortex che funziona come daemon e distribuisce il lavoro tra i 300 chip. Ogni sistema è collegato agli altri del mining pool attraverso una connessione Ethernet. Sul mercato ci sono miner più potenti, ma Intel punta soprattutto sull’efficienza energetica.
Migliori prestazioni verranno garantite dai chip di seconda generazione (BMZ2). Non sono note però le specifiche né la data di arrivo sul mercato. Maggiori informazioni verranno probabilmente divulgate nei prossimi giorni.