Perché fare manualmente quel che si potrebbe fare automaticamente? Perché non affidare gli sconti sulle bollette di luce e gas ad una gestione computazionale invece che costringere i singoli aventi diritto a farne richiesta singolarmente? La gestione automatizzata tramite incrocio di dati non è forse essenza stessa del concetto di “diritto”, che in quanto tale dovrebbe spettare senza chiedere sforzo alcuno per l’ottenimento dello stesso?
ARERA: sconti automatici in bolletta
Con questo principio l’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) sta chiedendo a Parlamento e Governo di agire affinché le famiglie bisognose possano trovarsi in bolletta lo sconto garantito loro dai fondi specifici, così che le persone in difficoltà economica possano godere di tale beneficio senza dover affrontare i costi necessari in termini di tempo, apprendimento e burocrazia oggi richiesti. Secondo l’Authority sarebbero 6,8 milioni gli italiani interessati, ma ad oggi solo un terzo di questi riesce ad ottenere il proprio bonus.
In un momento particolarmente importante per il mercato di luce e gas in virtù del passaggio obbligato al mercato libero, il Garante intende offrire alle persone in difficoltà la giusta opportunità per cogliere al volo un diritto che è garantito loro dalla legge: uno sconto sulle bollette per i consumi essenziali. La richiesta è pertanto chiara:
Applicare automaticamente il bonus sociale di sconto previsto sulle bollette di luce, gas e acqua approvando una norma che consenta lo scambio dei dati necessari tra le amministrazioni per garantirne la fruizione a tutti gli aventi diritto, azzerando per le famiglie tutti i passaggi burocratici oggi necessari.
I metodi fin qui portati avanti si sono dimostrati del tutto inefficienti visto che da sempre solo il 30-35% degli aventi a diritto riesce a percepire il bonus. Il tutto, peraltro, con l’assurdità di una distribuzione poco equa a livello geografico: sebbene il reddito sia mediamente più basso al sud, è il nord a sfruttare la maggior parte del bonus. Addirittura il 20% degli aventi diritto del bonus gas non hanno mai incassato il proprio bonifico benché fosse l’unica operazione necessaria per avere in tasca il denaro. Ciò dimostra in modo inoppugnabile come le difficoltà stiano nelle procedure: di qui la richiesta dell’ARERA, che vorrebbe far sì che il bonus possa diventare un automatismo algoritmico invece che una procedura burocratica fatta di carte bollate.
Anche questa è innovazione. Anche questo è Stato di diritto.