E pensare che abbiamo già avuto modo più volte di sbattere la faccia contro la scarsa lungimiranza della scelta di organizzare un Click Day: e invece no, eccone un altro per accaparrarsi il Bonus Terme. Ieri la piattaforma è andata online, ieri la piattaforma è caduta, tutto come da copione, ma questa volta a causa di un malinteso o quantomeno di una comunicazione poco efficace.
Click Day: giù la piattaforma del Bonus Terme
L’attività del portale è stata sospesa, per motivi tecnici legati all’elevato numero di richieste inviate in contemporanea. A renderlo noto lo stesso sito ufficiale messo online da Invitalia.
Oggi la piattaforma padigitale.invitalia.it dedicata alla prenotazione del Bonus Terme è stata sospesa per motivi tecnici, dovuti all’alto numero di accessi registrati fin dall’avvio della sua attività. Ci scusiamo con i cittadini e con gli enti termali per i disagi.
C’è un però: il down di ieri è stato causato dai cittadini connessi nel tentativo di ottenere da soli fino a 200 euro per trascorrere qualche momento di relax in spa o centri benessere, ma l’appuntamento non era riservato a loro, bensì ai soli centri termali che si fanno carico delle richieste ricevute in precedenza mediante altri canali (il cittadino si deve rivolgere esclusivamente agli enti termali accreditati, contattandoli preferibilmente via email o attraverso il sito Internet
).
La piattaforma era, come noto, destinata esclusivamente agli enti termali (circa 500 in tutto) e, quindi, progettata e testata su questi numeri considerando anche un numero fino a dieci volte maggiore di utenti concorrenti.
Si riparte dunque oggi a mezzogiorno, con Invitalia che chiede ai privati di non connettersi, così da evitare un ennesimo stop.
L’accesso alla piattaforma è stato pertanto sospeso fino a domani, martedì 9 novembre, alle ore 12:00. Si invitano i cittadini, quindi, a non tentare l’accesso al sito che resta riservato ai soli enti termali accreditati.
L’iniziativa è finanziata con un totale pari a 53 milioni di euro, come stabilito dal Decreto del Ministero del 14 agosto 2020. Poco meno di 200 le terme accreditate, gran parte delle quali (oltre un terzo) in Veneto.