Scade oggi il termine utile per chiedere e ottenere il Bonus Vacanze, fino a 500 euro riconosciuti a ogni nucleo familiare e spendibili entro giugno 2021 presso le strutture alberghiere di tutta Italia. Rimandiamo a un articolo di ieri per la procedura da seguire. Qui segnaliamo invece un avviso diramato dall’Agenzia delle Entrate in merito a due truffe che stanno circolando sui social network e in Rete.
Due truffe legate al Bonus Vacanze: attenzione
La prima è quella che propone ai cittadini la possibilità di convertire in denaro il contributo richiesto attraverso l’applicazione IO. Trattasi ovviamente di un raggiro, non è permesso farlo. Meglio starne alla larga e, se possibile, segnalare gli account responsabili.
È emersa di recente la presenza, su alcuni social network tra cui Instagram, di account che offrono la possibilità di convertire in denaro i Bonus Vacanze che i cittadini hanno attivato attraverso la App IO, ma non ancora utilizzato per un soggiorno turistico.
C’è poi chi si è imbattuto in post e banner con offerte turistiche un po’ troppo vantaggiose, destinate a sparire senza lasciare alcuna traccia dopo aver ottenuto il codice univoco associato al buono.
Alcuni cittadini, inoltre, hanno segnalato account o banner che pubblicizzano offerte turistiche particolarmente convenienti e che, una volta ottenuti il codice fiscale del cittadino e il codice univoco (o il QR code) del Bonus vacanze, vengono chiusi e “scompaiono” dal Web. In realtà, si tratta di vere e proprie truffe ai danni di cittadini, il cui bonus viene “bruciato” e
non può più essere utilizzato né rigenerato in alcun modo.
#BonusVacanze, attenzione alle #truffe
Sui #social circolano messaggi che offrono la possibilità di convertire in denaro i Bonus
L’Agenzia Entrate è del tutto estranea a tali iniziative
Vi invitiamo ad osservare alcune regole standard https://t.co/EcAcHwu9ts @PagoPA @_MiBACT pic.twitter.com/aOquPDKHrH— Agenzia Entrate (@Agenzia_Entrate) December 30, 2020
Agenzia delle Entrate, Ministero per i Beni e le Attività Culturali e PagoPA hanno già avviato le verifiche del caso, invitando i cittadini alla massima cautela.
… il bonus e gli altri dati devono essere comunicati al fornitore del servizio turistico solo al momento dell’effettivo pagamento dell’importo dovuto per la vacanza. Infatti, il componente del nucleo familiare che intende fruire del bonus deve comunicare al fornitore il codice univoco (o esibire il QR code), insieme con il proprio codice fiscale, che sarà riportato sulla fattura o documento commerciale emesso a fronte del pagamento.