L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha avviato un procedimento istruttorio nei confronti di Booking per accertare un presunto abuso di posizione dominante nel mercato dei servizi online di intermediazione e prenotazione di strutture alberghiere, in violazione dell’art. 102 del TFUE (Trattato sul funzionamento dell’Unione europea).
Booking ostacola la concorrenza?
L’autorità antitrust ha deciso di avviare l’istruttoria dopo aver ricevuto segnalazioni da due associazioni di strutture ricettive (Federalberghi e AICA) e le informazioni fornite da alcuni concorrenti, tra cui Expedia. In base alle prove acquisite, Booking avrebbe ridotto l’autonomia delle strutture alberghiere italiane nel definire i prezzi tra i canali di vendita online.
In particolare, l’autorità ha posto l’attenzione su due iniziative di Booking, denominate Programma Partner Preferiti e Sconto Sponsorizzato. Il primo viene offerto alle strutture per avere maggiore visibilità nei risultati delle ricerche in cambio di una commissione più alta (18%) rispetto a quella base (15%). Le strutture sono indicate con il simbolo del pollice su.
Uno dei requisiti di accesso al programma riguarda i prezzi esterni. La struttura si impegna ad offrire prezzi “competitivi” su Booking, ovvero pari o inferiori a quelli applicati sul proprio sito o su piattaforme concorrenti. Un ulteriore miglioramento del ranking si può ottenere con il Programma Partner Preferiti Plus (accanto al pollice su c’è un segno +) che prevede una commissione del 23%.
Lo Sconto Sponsorizzato viene invece applicato da Booking, senza il consenso della struttura, quando il prezzo per una camera è superiore a quello applicato sulle piattaforme concorrenti. In pratica, Booking rinuncia ad una parte della commissione. Lo sconto viene applicato solo se la struttura aderisce al programma Paga con Booking (pagamento facilitato).
Secondo l’autorità, l’uso di questa strategia ostacola la concorrenza, in quanto Booking sfrutta la sua posizione dominante nel mercato (quasi il 70% delle prenotazioni in Italia sono effettuate su Booking) per imporre i prezzi alle strutture. Ciò comporta anche un aumento dei prezzi per i consumatori e una minore scelta. Il termine del procedimento è fissato al 31 maggio 2025.