Dalle profondità dello spazio a quelle del sottosuolo: Elon Musk è tornato nel fine settimana a parlare su Twitter del progetto The Boring Company, confermando come l’iniziativa stia procedendo a ritmo spedito. Il primo tunnel scavato nei pressi di Los Angeles verrà inaugurato con un party fissato per il 10 dicembre, dunque tra poco più di un mese. Dal giorno successivo sarà operativo e vi si potrà viaggiare.
Il tunnel di The Boring Company
Non è dato a sapere quale sia l’esatta distanza coperta, anche se in un post viene definito dal suo ideatore come “inquietantemente lungo”. Dovrebbe comunque superare i 3 Km. È stato realizzato a Hawthorne, una città della contea di LA. La struttura è quella che si può vedere nel video timelapse in streaming di seguito: una rotaia sulla quale si sposterà un carrello raggiungendo una velocità massima pari a circa 250 Km/h, ospitando fino a 16 pedoni o ciclisti. In alternativa vi si potrà salire con una vettura, sfruttando delle piattaforme che si sposteranno dalla superficie (la strada) al sottosuolo. Il tutto ovviamente ad alimentazione elettrica, per ridurre il più possibile l’impatto sulla qualità dell’aria.
— Elon Musk (@elonmusk) November 3, 2018
Elon Musk e la mobilità di domani
L’obiettivo dell’azienda, così come quello dei progetti legati all’iniziativa Hyperloop, è quello di evolvere il concetto di mobilità in ambito urbano, sfruttando la dimensione verticale dello spazio, ma andando nel sottosuolo anziché sperimentare soluzioni basate su velivoli per il trasporto pubblico. L’intento di Musk è quello di alleggerire il traffico di superficie, riducendo così i tempi di attesa per spostarsi dal punto A al punto B, con ovvi benefici per la collettività.
Nel suo post, Musk definisce il tunnel “one-dimensional”, indicando con tutta probabilità che almeno in un primo momento sarà possibile viaggiare solo in una direzione. L’inaugurazione avverrà proprio nella settimana che vedrà The Boring Company, sussidiaria di SpaceX, spegnere le sue prime due candeline: la fondazione risale infatti al 17 dicembre 2016.
Al momento sono tre i macchinari utilizzati per l’estrazione del materiale del sottosuolo: Godot (la prima impiegata per la prima fase sperimentale), Line-storm (con design ibrido e personalizzato dall’azienda) e Prufrock (non ancora operativa, dieci volte più veloce rispetto alle precedenti).