Bosch ha annunciato l’avvio di una nuova business unit sotto forma di startup per sviluppare al meglio il business dei sensori quantistici. L’ambizione dell’azienda è quella di riuscire a cavalcare sotto questa forma una linea di mercato che promette grande crescita ed i cui limiti non sono stati ancora perfettamente delineati:
La tecnologia quantistica sta spingendo i confini di ciò che è possibile – sia nell’elaborazione dei dati sia nei sensori. Soprattutto l’obiettivo è quello di aumentare il grande beneficio pratico degli effetti quantistici nelle varie possibili applicazioni come i sistemi di trazione per autoveicoli, oppure in medicina nella diagnosi neurologica. Bosch conduce da molti anni una ricerca approfondita nel rilevamento quantistico e ci consideriamo leader mondiali in questo settore. Ora vogliamo partire da questa base per sviluppare futuri modelli di business
Jens Fabrowsky, vicepresidente esecutivo di Bosch Automotive Electronics
15 ingegneri sono già al lavoro sul tema, sotto la guida del CEO Katrin Kobe. “I sensori quantistici“, spiega Bosch, “usano i singoli atomi di un gas o i difetti nei solidi come strumenti di misurazione atomica. Grazie al modo speciale in cui vengono inizializzati prima della misurazione e alla loro capacità di rilevare i singoli stati quantici dopo la misurazione, questi sensori raggiungono una precisione senza precedenti“. La differenza è sostanziale: si arriva a precisioni di misurazione 1000 volte superiori rispetto ai tradizionali MEMS (Micro Electro Mechanical System) e si potranno ottenere risultati fondamentali in un gran numero di campi applicativi (non da ultimo, l’ambito diagnostico con possibilità di monitorare con estrema efficacia possibili sintomi di Alzheimer o Parkinson).
Bosch ha condotto ricerche sul rilevamento quantistico per sette anni e ha costruito dei dimostratori completamente funzionali come un magnetometro quantico e un girometro quantico. I magnetometri quantistici possono, per esempio, essere utilizzati per rilevare i minuscoli campi magnetici generati dai processi fisiologici, mentre i giroscopi quantistici permettono il rilevamento ad alta precisione delle rotazioni per la navigazione dei sistemi autonomi.
La quantistica, insomma, torna ad essere catalizzatore di investimenti per il modo in cui è in grado di aprire ad evoluzioni rapide, consentendo di scalare di grado rispetto alle possibilità offerte dai limiti tecnologici della strumentazione attuale.