Il lavoro di Boston Dynamics sui propri robot prosegue senza soluzione di continuità. Oggi il gruppo presenta gli ultimi risultati ottenuti, strizzando l’occhio al mercato e mostrando come le loro capacità possano essere sfruttate in ambito professionale per le finalità più disparate.
Atlas e Spot, i robot di Boston Dynamics
Iniziamo da Atlas, l’unità antropomorfa che già in passato ha mostrato un’agilità tale da consentirgli di fare parkour. Il suo complesso sistema composto da sensori, attuatori e algoritmi in grado di interpretare l’ambiente circostante è evoluto a tal punto da far invidia a un atleta in carne e ossa come si può osservare nel nuovo filmato in streaming di seguito.
Spot è invece un robot quadrupede, dalle dimensioni più compatte e ora pronto per l’impiego in un contesto industriale. La clip qui sotto ne mette in mostra le caratteristiche, inclusa la capacità di rialzarsi in seguito a una caduta e la struttura che ne garantisce il perfetto funzionamento anche sotto la pioggia battente o a temperature elevate. Può essere programmato per svolgere compiti in base alle specifiche esigenze.
Nata nell’ambito del MIT e ben presto diventata una realtà indipendente già nella prima metà degli anni ’90, Boston Dynamics è stata acquisita nel 2013 da Google per poi essere ceduta nel 2017 dalla parent company Alphabet alla giapponese SoftBank. Ad aver spinto il gruppo di Mountain View a disfarsene, secondo alcuni, un aspetto non esattamente rassicurante delle unità progettate.