La robotica sostituirà le mansioni più ripetitive e faticose di cui si occupa oggi l’uomo e questa è sia la parte positiva che la parte negativa della storia. Scompariranno posti di lavoro, ma il valore aggiunto della creatività e della competenza saranno esaltate in ruoli di sempre maggior responsabilità verso opere dell’ingegno. Se DHL investe 15 milioni di dollari in una collaborazione con Boston Dynamics, quella che viene a ricrearsi è l’ennesima puntata di questa evoluzione in atto e il protagonista di questa partnership prende il nome di Stretch.
Stretch
Non sarà spettacolare quanto i precedenti robot Boston Dynamics, ma sarà sicuramente quello che più pragmaticamente potrà portare avanti il modello di business del gruppo. La presentazione (datata marzo 2021) non lesinava comunque un tocco di empatia all’interno di un video che chiarisce in modo evidente quello che sarà il ruolo di Stretch nel mondo DHL:
Velocità e affidabilità, senza gravare sui movimenti ripetuti a cui sarebbe sottoposto un essere umano per svariate ore al giorno. Non a caso all’interno del video non v’è persona alcuna: Boston Dynamics vuole esaltare questa mancanza come valore aggiunto della propria robotica, pensata per simulare l’uomo, ma pensata anzitutto per sostituirlo.
Una flotta di Stretch sarà ora al servizio di DHL per svuotare e riempire cointainer, entrando a far parte della catena della logistica e mettendosi alla prova per misurare l’impatto di questi robot sul futuro del mondo del lavoro. Un pacco dopo l’altro, Stretch deve conquistarsi la fiducia e dimostrare di poter davvero sostituire l’uomo: se i risultati saranno apprezzabili, DHL potrebbe essere soltanto l’inizio di una lunga strada.