Braille e SMS insieme, senza cellulare

Braille e SMS insieme, senza cellulare

Un progetto giapponese promette di far dialogare sordomuti e ciechi tra loro a mezzo messaggini. Secondo l'inventore è economico e facile da usare
Un progetto giapponese promette di far dialogare sordomuti e ciechi tra loro a mezzo messaggini. Secondo l'inventore è economico e facile da usare

Roma – Una nuova tecnologia assistiva potrebbe aiutare chi ha difficoltà a comunicare sfruttando un particolare metodo di gestione degli SMS: si chiama B&D messenger ed è stato progettato dal giapponese Okada Noriaki.

Il sistema sfrutta il codice Braille in modo particolare: gli scenari d’uso, di cui l’inventore dà ampia illustrazione sul suo sito, sono già numerosi. Un non vedente, ad esempio, può ascoltare e parlare, oppure utilizzare il Braille come metodo tattile. Un sordomuto, invece, può leggere e scrivere o comunicare con il linguaggio dei segni. Il sistema inventato da Noriaki, invece di limitarsi ad una particolare videochiamata concepita per chi non sente o non parla, permette il dialogo anche tra un non vedente e un sordomuto.

Non si tratta del primo sistema di questo genere, ma l’inventore sostiene che il proprio progetto sia il più semplice ed economico. Tra l’altro, come si può evincere dai filmati presenti sul sito, può lavorare in abbinamento ad un cellulare ma è in grado di agire anche senza di esso: i messaggi scritti su una tastiera – che provengano da un telefonino tradizionale o dalla tastiera propria del progetto – vengono ricevuti e decodificati da una matrice Braille semovente, che trasmette al dito il relativo codice.

Se in fase produttiva l’apparecchio risulterà effettivamente economico e sarà realizzato con foggia e dimensioni idonee all’uso che si prefigge (le foto sul sito si riferiscono al prototipo) potrebbe risultare comodo, in quanto svincolerebbe dall’obbligo di impiegare un cellulare per far transitare messaggi e comunicazioni.

Marco Valerio Principato

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Pubblicato il
25 ago 2008
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