Per scongiurare le intrusioni delle autorità statunitensi, il Brasile intende prendere provvedimenti: il presidente Dilma Rousseff ha cinguettato a gran voce che il paese verdeoro si è già mosso per dotarsi di un sistema di email cifrato e sicuro.
La rivelazioni esondate con il Datagate non hanno risparmiato l’America Latina: il Brasile ha appreso di essere stato oggetto di attenzioni spionistiche da parte della NSA in materia di politiche petrolifere, non giustificabile con la tutela della sicurezza statunitense dalle insidie del terrorismo. Oltre alle prese di posizione politiche, le autorità brasiliane si sono adoperate per tutelarsi concretamente.
Determinei ao Serpro implantação de sistema seguro de e-mails em todo governo federal (cont)
— Dilma Rousseff (@dilmabr) October 13, 2013
Esta é 1ª medida p/ ampliar privacidade e inviolabilidade de mensagens oficiais.
— Dilma Rousseff (@dilmabr) October 13, 2013
É preciso + segurança nas mensagens p/ prevenir possível espionagem.
— Dilma Rousseff (@dilmabr) October 13, 2013
Dai tre tweet postati dal presidente Rousseff emergono pochi dettagli: la statale Serpro , Serviço Federal de Processamento de Dados , sarà responsabile dello sviluppo di un servizio email a favore delle istituzioni, che possa “aumentare la riservatezza e l’inviolabilità dei messaggi ufficiali”.
L’obiettivo, non troppo complesso da conseguire, dovrebbe prevedere un sistema di cifratura e la localizzazione dei server in Brasile, oltre alla garanzia che le comunicazioni si scambino solo attraverso il servizio di stato: in questo modo l’intrusione dell’intelligence estera sarebbe costretta a fare leva su altri metodi, quali lo sfruttamento delle falle nell’hardware e nel software delle amministrazioni brasiliane. Che però hanno già annunciato di volersi adoperare per migliorare le proprie infrastrutture: saranno autarchiche e prive di qualsivoglia backdoor. ( G.B. )