Brasile, iPhone non è solo Apple

Brasile, iPhone non è solo Apple

L'azienda locale IGB Electronica, pur avendo richiesto il trademark su iPhone nel 2000, dovrà convivere con Cupertino. La giustizia verdeoro ha stabilito che sarebbe ingiusto imporre ad Apple un cambio di marchio
L'azienda locale IGB Electronica, pur avendo richiesto il trademark su iPhone nel 2000, dovrà convivere con Cupertino. La giustizia verdeoro ha stabilito che sarebbe ingiusto imporre ad Apple un cambio di marchio

Il marchio “iPhone” è stato reso popolare da Apple, anche in terra brasiliana. Poco importa, dunque, che la richiesta di registrazione del marchio sia stata avanzata da un’azienda locale prima dell’avvento del melafonino: Cupertino ha il diritto di mantenere il nome del proprio dispositivo anche sul mercato verdeoro, ma dovrà accettare il fatto che i propri iPhone coesistano e concorrano con quelli commercializzati dall’azienda locale IGB Electronica.

iphone Gradiente La disputa sul marchio registrato, che si trascina da tempo, aveva avuto un momento di svolta nei mesi scorsi con la decisione dell’ Instituto Nacional da Propriedade Industrial (INPI), che concedeva a IGB Electronica di avviare una causa legale per ottenere il diritto di sfruttamento in esclusiva del marchio iPhone. L’azienda locale, del resto, aveva richiesto l’assegnazione del marchio nel 2000 pensando alla “i” di Internet, ben prima del lancio del dispositivo di Cupertino. Ma IGB Electronica, produttrice della linea Android Gradiente iphone , ne aveva ottenuto la registrazione nel 2008, troppo tempo dopo che Apple avesse assicurato la fama globale al proprio iPhone.

Ora il giudice Eduardo de Brito Fernandes ha emesso la sentenza: i marchi delle due aziende dovranno coesistere sul mercato brasiliano, perché sarebbe irrealistico pretendere che Apple assegnasse un’altra denominazione ad un dispositivo che il mercato ormai riconosce come iPhone.

L’iPhone della Mela è “rinomato in tutto il mondo”, ha osservato il giudice, e privare Cupertino del trademark sul mercato brasiliano sarebbe ingiusto, in quanto i consumatori percepiscono ormai un legame indissolubile tra il marchio di Apple e il prodotto, al quale riconoscono determinate qualità in termini di caratteristiche e di prestazioni.

IGB Electronica, che non ha accettato di buon grado di condividere il proprio iPhone con un concorrente come Apple, ha annunciato che imboccherà la strada dell’appello, per ottenere i diritti di sfruttamento esclusivo del marchio.

Gaia Bottà

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Pubblicato il
26 set 2013
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