Dopo aver annunciato una nuova funzionalità anti-tracking per il suo browser, nel corso delle ultime ore Brave ha comunicato un’altra importante e interessante novità, riguardante però la ricerca online: la disponibilità pubblica dell’API Brave Search.
Brave: disponibilità pubblica dell’API di ricerca
Il rilascio ufficiale dell’API di ricerca al pubblico rappresenta un passo particolarmente importante, in quanto rende disponibile a sviluppatori e aziende una valida e altamente competitiva alternativa a Google Search e Microsoft Bing.
L’obiettivo è quello di offrire una soluzione innovativa nel settore, con un ottimo rapporto qualità-prezzo e in grado di addestrare alla perfezione modelli di linguaggio e soluzioni IA avanzate.
Brave descrive la sua API come “molto più economica dell’API Bing” ed è gratuita per un massimo di 2.000 chiamate mensili.
Vengono poi proposte varie tipologie di sottoscrizioni: al prezzo di 3 dollari CPM si può arrivare a massimo 20 milioni di query al mese e 20 query al secondo, mentre si arriva a 50 query al secondo e query mensili illimitate al costo di 5 dollari CPM. Per addestrare le IA bisogna invece selezionare uno tra i quattro piani più performanti, a partire da 5 dollari CPM e fino a 45 dollari CPM.
Per chi non lo sapesse oppure non ne avesse memoria, Brave Search è il motore di ricerca predefinito del browser Brave, il quale è stato progettato da zero da Brave Software in maniera tale che i risultati offerti siano diversi da quelli ottenuti con la concorrenza, con un occhio particolare alla privacy, evitando altresì l’impiego di algoritmi per influenzare o censurare i risultati.