Anche la software house fondata da Brendan Eich (ex CEO di Mozilla e creatore del linguaggio JavaScript) ha deciso di sfruttare l’intelligenza artificiale generativa. Il motore di ricerca Brave Search può mostrare risposte più concise alle query, grazie alla funzionalità Summarizer disponibile sul Web (non ancora in Italia) e nel browser Brave per desktop, Android e iOS.
Brave Search: risposte con IA
Brave Search, online da giugno 2021, nasce come alternativa al motore di ricerca di Google, in quanto più rispettoso della privacy (così come DuckDuckGo). L’ultima novità è appunto Summarizer, una funzionalità che permette di ottenere una sinossi da una query di ricerca, utilizzando diverse fonti e il modello IA sviluppato dalla software house.
Brave spiega che, a differenza dei modelli IA generativi tradizionali che possono fornire risposte prive di fondamento, Summarizer elabora più fonti e produce risposte più concise e accurate. Inoltre, viene sempre citata la fonte originale tramite link, per consentire agli utenti di valutare l’affidabilità delle informazioni.
Oltre a mostrare il riassunto nella parte superiore della pagina dei risultati, l’IA modifica lo snippet della fonte, evidenziando le keyword usate per la query di ricerca. Brave Search elabora un massimo di 600 query al secondo. Summarizer genera un riassunto per il 17% delle query, ma verrà esteso al 100% entro i prossimi mesi.
Ovviamente, è possibile che il modello IA produca allucinazioni, mischiando snippet non correlati nello stesso risultato. Inoltre, potrebbe essere fornire risposte sbagliate per alcune query. La software house sottolinea che Summarizer non è basato su ChatGPT. La tecnologia verrà in futuro integrata nel browser Brave per creare un assistente IA.