Dopo il browser, il motore di ricerca: annuncio ufficiale per Brave Search, servizio che debutterà più avanti andando a costituire (secondo quanto si legge nel comunicato) la prima alternativa indipendente e rispettosa della privacy a Google e Chrome. Non sono state rese note le tempistiche del lancio, ma chi lo desidera può lasciare il proprio indirizzo email e ottenere un accesso anticipato non appena disponibile.
Brave compra Tailcat e annuncia il motore Brave Search
L’iniziativa è resa possibile dall’acquisizione di Tailcat, piattaforma definita un “open search engine” e sviluppata dalla squadra in passato già al lavoro sui progetti della software house Cliqz (controllata da Hubert Burda Media), anch’essi pensati in modo da garantire il pieno rispetto delle informazioni personali. Nessun dettaglio fornito in merito all’entità dell’investimento economico necessario per portare a termine con successo la trattativa.
Nell’occasione il team di Brave ha reso noto che l’utilizzo del proprio browser è cresciuto in modo importante nell’ultimo periodo raggiungendo i 25 milioni di utenti attivi su base mensile. Citando poi la fuga di molti da WhatsApp verso Signal (e Telegram) afferma che “La privacy sta diventando mainstream”.
Il motore di ricerca promette di non tracciare né profilare gli utenti. Il modello di business prevede il lancio di una versione senza inserzioni a pagamento e un’altra ospitante invece pubblicità, accessibile senza alcuna spesa.
Nel futuro dello sviluppatore anche sperimentazioni legate all’impiego delle blockchain in diversi contesti, incluso quello e-commerce. Chiudiamo con le parole di Josep M. Pujol, numero uno di Tailcat.
Il solo modo per contrastare le Big Tech e la loro cattiva abitudine di raccogliere dati personali è realizzare un motore di ricerca robusto, indipendente e rispettoso della privacy, capace di offrire agli utenti la qualità che si aspettano. Le persone non dovrebbero essere forzate a scegliere tra privacy e qualità.