Brave permette di accedere direttamente alla rete Tor dal 2018, offrendo quindi una navigazione privata. A partire dalla versione 1.47 del browser, disponibile da alcuni giorni, gli utenti possono utilizzare l’estensione Snowflake del Tor Project per aggirare la censura. La software house fondata da Brendan Eich (ex CEO di Mozilla e creatore del linguaggio JavaScript) offre anche un firewall, una VPN e un motore di ricerca.
Tor Snowflake in Brave
Come tutti i browser, anche Brave offre la navigazione privata. Da giugno 2018 è possibile accedere alla rete Tor per avere una privacy maggiore. I siti visitati non conoscono l’indirizzo IP reale e gli ISP non possono tracciare i siti visitati. A partire dalla versione 1.44 è disponibile il supporto per i Tor Bridge, particolari relay (nodi) che permettono di aggirare la censura. È possibile scegliere quelli integrati nel browser, chiederli al Tor Project o riceverli da una fonte sicura (non sono pubblici).
Tor Snowflake è un sistema P2P che combina un proxy con il protocollo WebRTC per l’assegnazione automatica di un Tor Bridge. Questi proxy sono gestiti da volontari che aiutano altri utenti ad aggirare la censura. Brave 1.47 permette di installare l’estensione, selezionando la voce corrispondente nelle impostazioni.
Non ci sono pericoli per la privacy, in quanto i computer dei volontari svolgono esclusivamente il ruolo di intermediari e le comunicazioni sono cifrate. Brave sottolinea però che Snowflake non dovrebbe essere usato se l’aggiramento della censura è illegale.