Brevetti, accordo tra Activision e Infinity Ward

Brevetti, accordo tra Activision e Infinity Ward

Trovato in extremis un accordo tra le parti che permette ai padri di Call of Duty di proseguire con i propri progetti
Trovato in extremis un accordo tra le parti che permette ai padri di Call of Duty di proseguire con i propri progetti

Jason West e Vince Zampella, i due fondatori di Inifnity Ward (lo studio inglobato nel 2003 padre di Call of Duty ), e l’ex datore di lavoro Activision hanno raggiunto un accordo stragiudiziale che mette fine alla controversia che li vede contrapposti.

Nel 2010 Activision aveva licenziato West e Zampella con l’accusa di aver violato il rapporto di fiducia con la casa madre intavolando trattative con un’azienda concorrente al fine di dare vita a una nuova società , rallentando in particolare l’evolversi della pre-produzione di Modern Warfare 3, facendo ricadere le responsabilità sulla casa madre e cercando di attirare a sé le simpatie di papabili nuovi sviluppatori.

Sul banco degli imputati era finita anche Electronic Arts, uno dei maggiori competitor sul mercato dei videogame, accusata di aver favorito il tentativo di spin off di West e Zampella.

Il processo sarebbe dovuto entrare nel vivo in questi giorni. Quindi si tratta di un accordo dell’ultimo minuto: non si parla delle cifre tirate in ballo, ma la cifra sborsata ai due fondatori di Infinity Ward da Activision non dovrebbe essere troppo consistente. Activision, nella sua ultima trimestrale, ne ha definito l’ammontare “non significativo”.

Claudio Tamburrino

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Pubblicato il
5 giu 2012
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