L’ennesimo “contenitore” di brevetti (o l’ennesimo patent troll, a seconda del punto di vista) che si prepara a muovere battaglia legale a mezza industria: CopyTele , così si chiama questa nuova entità , inizia il giro da Skype, e si lancia contro Microsoft in attesa di aggredire un mercato “da 4 miliardi di dollari” che a giudizio del patent troll patent-pool sarebbe tutto o quasi in violazione della sua proprietà intellettuale. Al momento, l’entità dei danni richiesti resta sconosciuta .
Il CEO di CopyTele promette una “campagna a largo spettro di enforcement del brevetto”: secondo Robert Berman, ci sarebbero non meno di 90-100 aziende che si occupano di comunicazione mediata dalla Rete che violerebbero i brevetti 6,856,686 e 6,856,687 . Il primo riguarda la cifratura delle comunicazioni con chiave pubblica e privata, il secondo l’utilizzo di un dispositivo sicuro (anche uno smartphone o un PC nella definizione data da CopyTele ) per l’instaurazione di una comunicazione.
Non si tratta della prima causa che Microsoft si ritrova ad affrontare per Skype, e non si tratta della prima azione intentata da CopyTele dall’inizio dell’anno. I brevetti sono ormai terreno di scontro e strumento di “introito” abituale nell’industria tecnologica, con aziende più o meno famose che si alternano nel ruolo di vittima o carnefice a seconda dell’occasione: buona ultima tocca anche a SAP, già nota per un’annosa vicenda legale che l’ha vista contrapposta a Oracle (ma non si parlava di brevetti in quel caso), che questa volta si è vista appioppare una sanzione da 375 milioni di dollari da un giudice nel procedimento contro Versata Software. ( L.A. )