La Corte di Appello di Washington ha stabilito che il risarcimento danni chiesto nel 2020 ad Apple e Broadcom per la violazione dei brevetti del California Institute of Technology è “legalmente insostenibile“. Pertanto deve essere ricalcolato con un nuovo processo. Secondo i giudici è stato utilizzato un metodo errato per determinare la somma di 1,1 miliardi di dollari che le due aziende dovrebbero pagare.
Violazione confermata, ma risarcimento sbagliato
Il California Institute of Technology (Caltech) aveva denunciato Apple e Broadcom nel 2016 per la violazione di tre brevetti relativi alla tecnologia WiFi. Nei chip di Broadcom, usati in diversi prodotti Apple (iPhone, iPad, Mac e Watch), erano presenti componenti che miglioravano le prestazioni della trasmissione dati, sfruttando codec IRA/LDPC brevettati dall’università californiana.
Il tribunale aveva dato ragione al California Institute of Technology, condannando Apple al pagamento di 837,8 milioni di dollari e Broadcom al pagamento di 270,2 milioni di dollari. I giudici della Corte di Appello hanno ora confermato la violazione di due brevetti, chiesto un nuovo processo per verificare la violazione di un terzo brevetto e stabilito che il sistema usato per calcolare il risarcimento danni è sbagliato.
Il Caltech ha chiesto il pagamento di royalty differenti per i chip Broadcom non venduti ad Apple e per i dispositivi Apple che integrano i chip Broadcom. Secondo i giudici non è possibile negoziare due diverse licenze per gli stessi chip. Questa distinzione non è legalmente valida, quindi è necessario un altro processo per determinare un nuovo risarcimento danni.