Nuova denuncia brevettuale per Apple, Google, Yahoo! e Facebook: stavolta a puntare il dito è Droplets e al centro del contendere vi sono tecnologie impiegate nei siti web e in iTunes .
Secondo la texana Droplets, infatti, Cupertino e gli altri imputati utilizzerebbero per i propri siti, e Apple per il suo store digitale e altre applicazioni web ad esso collegate, le tecnologie rivendicate in via esclusiva da due suoi brevetti, il numero 6,687,745 depositato nel giugno del 2000 e il numero 7,502,838 , entrambi relativi ad un “sistema e metodo per distribuire un’interfaccia utente grafica di un’applicazione remota”.
Si tratta, insomma, di metodi per presentare una web app ospitata su server .
Secondo alcuni osservatori, tra cui un ex sviluppatore NeXT/Apple , tuttavia, la tecnologia chiamata in causa non avrebbe i caratteri della novità: si tratterebbe infatti di funzionalità già disponibili nel 1996 attraverso Java WebObjects e le applicazioni web create da NeXT, poi acquisite proprio da Apple.
Claudio Tamburrino