Le tensioni tra comunità open source e Microsoft generate dalle analisi diffuse dal big di Redmond secondo cui Linux violerebbe centinaia di brevetti sono sfociate nelle scorse ore anche in una presa di posizione di Free Software Foundation Europe .
In una nota, FSF Europe parla di “affermazioni finora non dimostrate” con cui “Microsoft cerca di monetizzare sul lavoro di tutte le imprese e gli sviluppatori che si guadagnano da vivere con il Software Libero”.
“Microsoft ha costruito un impero in cui essa trae beneficio da ogni transazione. Può sostenere o distruggere imprese a suo piacimento, e ogni abitante di questo mondo deve pagare pegno della propria obbedienza a intervalli regolari” spiega Georg Greve, presidente della FSFE. “Ora che stanno perdendo quote di mercato in un’economia libera basata sul Software Libero, tentano di imporre il proprio dazio sul lavoro degli altri”.
“Questo è un buon esempio dell’impatto dei brevetti software. L’effetto principale di questi brevetti non è l’innovazione, ma la monopolizzazione e l’istituzione di una “licenza di far causa”, o almeno di calunniare”, commenta Shane Coughlan, coordinatore delle attività legali della FSFE. “Sfortunatamente Novell ha dato una falsa credibilità a queste pretese ridicole, stipulando un accordo con Microsoft e accettando di pagarla in cambio della sua promessa di non fare causa ai clienti Novell”.
L’avvocato della FSFE Carlo Piana continua: “Capisco perché Microsoft insiste sull’accordo con Novell, ma non è un esempio affidabile. Se si esamina la storia recente degli accordi tra le due imprese, Microsoft non sembra essere dalla parte di chi vende qualcosa. Due anni fa Microsoft ha convinto Novell a ritirare il proprio sostegno alla causa antitrust della Commissione Europea contro Microsoft, in cambio di una compensazione monetaria. Nell’accordo più recente, apparentemente il denaro è andato nella stessa direzione: pagare quasi un miliardo di dollari in due anni a chi viola i propri brevetti è un modo abbastanza strano di mostrare affidabilità nel proprio portafoglio di brevetti”.
Secondo Greve: “Le imprese clienti che scelgono Novell sulla base di questo accordo stanno sprecando i soldi dei propri azionisti. Non c’è sostanza dietro i brevetti rivendicati, e non c’è alcun bisogno di pagare qualcosa a Microsoft per usare un sistema con cui Microsoft non ha mai avuto nulla a che fare”.
“Se c’è una lezione da imparare da questa vicenda, è che Microsoft è disperata e non sa come tenere testa al Software Libero con l’innovazione”, continua Greve. “Questa è una buona dimostrazione del successo commerciale del Software Libero, che non solo è estremamente stabile dal punto di vista tecnologico, ma lo è anche da quello legale. Per gli analisti finanziari intelligenti, questo è il momento di investire nel Software Libero”.