Galaxy Tab 10.1 è stato bandito dagli Stati Uniti per violazione di un brevetto di design: a stabilirlo è il giudice Lucy Koh della Corte del Distretto Nord della California, che ha accolto la richiesta di Apple.
La misura entrerà in vigore nel momento in cui Apple depositerà una cauzione di 2,6 milioni di dollari, somma che servirà a rimborsare Samsung se la sentenza finale dovesse poi decidere che i prodotti coreani non ricalcano quelli con la Mela.
Samsung, che si è detta delusa dalla decisione, ha già riferito di aver fatto ricorso : in caso di sentenza ancora sfavorevole potrà provvedere a modificare il proprio device, come già fatto in Germania dopo una sentenza simile con la presentazione della versione “N” del suo tablet, oppure concentrarsi su un nuovo device per lanciare la sua sfida ad iPad.
Data la generale propensione dei giudici federali a negare un’ingiunzione preliminare, tuttavia, la coreana sembra avere chance di vedersi dare ragione in appello e veder rimosso il bando.
D’altronde, prima con l’ intervento della Federal Trade Commission , poi con le decisioni del giudice Posner, la giurisprudenza statunitense era apparsa sempre più contraria a ingiunzioni preliminari et similia nei casi relativi a violazioni di proprietà intellettuale: questi sembravano addirittura quasi percepiti dal sistema stesso come un fastidio crescente, una situazione che meritasse la riforma.
Lo stesso giudice Koh aveva respinto le precedenti richieste di ingiunzione di Apple e cercato di sbrogliare la situazione invitando le parti a scendere a trattative per provare a raggiungere un accordo stragiudiziale.
A quanto pare, tuttavia, l’incontro con le parti e il fatto che gli stessi avvocati di Samsung, a domanda diretta del giudice, non riuscissero a distinguere Galaxy Tab 101 da iPad e iPad 2, ha spinto all’estrema soluzione: il giudice ha ritenuto che Samsung non avesse il diritto di “competere slealmente” causando un “danno irreparabile” ad Apple con l’immissione in commercio di un prodotto così simile a quelli con la Mela.
Il ricorso di Samsung e dunque la tendenza della giurisprudenza statunitense sono peraltro di notevole importanza : il giudice Koh deve prendere una decisione simile anche rispetto ad un’altra richiesta di bando relativa agli smartphone Galaxy Nexus, accusati di violare quattro brevetti Apple.
Claudio Tamburrino