Apple e Google hanno raggiunto un accordo che sembra mettere la parola fine ad uno dei fronti più accesi sullo scenario della lotta per i brevetti: la divisione di Motorola passata nelle mani di Mountain View e Cupertino hanno firmato la pace per la controversia legale che le vedeva contrapposte.
La guerra brevettuale tra Motorola ed Apple, pur non essendo veemente e costosa come quella tra quest’ultima e Samsung, si trascina da anni e nel 2012 il giudice Richard Posner sembrava averne sancito la conclusione , archiviando tutto per mancanza di prove e diffidando le due dal ripresentare la causa con nuove prove.
Apple e Motorola, tuttavia, avevano provveduto a depositare appelli incrociati contro la decisione del giudice Posner, protraendo di anni lo scontro su questo fronte brevettuale: ora, tuttavia, hanno finalmente trovato un accordo e così hanno chiesto alla Corte del circuito federale di archiviare tutto .
Oltre a questo, Apple e Motorola hanno raggiunto un accordo più generale che copre tutte le questioni brevettuali ancora in sospeso tra loro , che sembrano poter riguardare fino a 20 diramazioni processuali: i dettagli rimangono riservati, ma con un comunicato congiunto hanno riferito che non vi è cross-licensing , ma che c’è l’ intenzione di collaborare per una riforma del sistema brevettuale .
Le due, d’altronde, già a febbraio avevano dimostrato di poter lavorare insieme su questo fronte, tanto da diventare le capofila di una coalizione di 15 aziende ICT che ha chiesto alla Corte Suprema degli Stati Uniti una riforma: in particolare hanno chiesto la possibilità facilitata per chi vince una causa in materia di proprietà intellettuale di chiedere al perdente il pagamento delle spese legali, un cambiamento che potrebbe influenzare pesantemente le strategie brevettuali delle aziende, scoraggiando le offensive pretestuose .
Oltre alla nuova collaborazione, naturalmente, l’accordo Motorola-Apple potrebbe avere effetti trasversali: basta pensare che proprio l’intervento di Google ha rappresentato uno dei fattori più importanti a favore di Samsung nell’ ultimo procedimento che vede contrapposta la coreana a Cupertino.
Claudio Tamburrino