Google si arricchisce di nuovi dati legati ai brevetti, raggiungendo un accordo con l’Ufficio brevettuale europeo che le permette di accedere alle informazioni sui titoli registrati nel Vecchio Continente.
Grazie a questo rapporto privilegiato con lo European Patent Office (EPO) già a febbraio Mountain View aveva estratto dal cilindro un servizio migliorato di traduzione tecnica tramite Google Translate. Ora, invece, punta ad offrire anche un motore di ricerca specificatamente dedicato alle anteriorità .
Uno dei requisiti di brevettabilità di un’invenzione è che deve essere una novità, cioè non deve far parte dello stato dell’arte, definito come tutto ciò che è già stato reso disponibile al pubblico. Questa, nel processo di brevettazione, è una delle fasi più complicate dal momento che occorre effettuare una lunga e scrupolosa ricerca tra le anteriorità, cioè tutti i brevetti già depositati, le pubblicazioni già effettuate e la tecnologia già disponibile al pubblico.
Grazie all’accordo raggiunto con l’Ufficio brevettuale europeo, dunque, ora Google intende offrire un motore di ricerca ad hoc per agevolare tale operazione: Prior Art Finder .
Accessibile tramite un pulsante blu che inizierà ad apparire accanto alle singole pagine dei brevetti, il servizio identificherà frasi chiave del testo di un brevetto ricercandole tra i file di Google Patent, Google Scholar, Google Books e le pagine Web .
Claudio Tamburrino