Allan Gropper, che presiede il tribunale di Manhattan a cui è approdata la procedura fallimentare di Eastman Kodak, ha dato il suo beneplacito : la cessione di un ampio portafoglio di brevetti dell’azienda a un varopionto consorzio che vede tra l’altro coinvolte aziende come Google, RIM, Facebook, Samsung e Apple per una cifra che si aggira attorno al mezzo miliardo di dollari ( 527 milioni ) è stata approvata.
Lo stesso giudice ha tuttavia segnalato come la cifra raggiunta sia una “delusione” per Kodak: a quanto pare i curatori fallimentari avrebbero voluto raggiungere vette ben superiori, almeno vicine a quei 2,5 miliardi di dollari paventati prima della messa in liquidazione dei brevetti. Ma si tratta in ogni caso di un buon passo avanti per il tentativo di salvataggio delle parti sane che rimangono dell’azienda, come anche confermato da uno degli avvocati che rappresenta Kodak in tribunale.
I creditori non sono comunque troppo entusiasti di come procede la causa di fallimento: 500 milioni, seppure una cifra ingente, sono meno di quanto sarebbe servito per sistemare un po’ di conti in sospeso . E ci sono anche delle piccole eccezioni sollevate da un uomo di nome David J. Olilla che sostiene di essere co-inventore di alcune delle tecnologie vendute (le sue obiezioni saranno valutate in un secondo momento dal giudice, che non le ha ritenute ostative della vendita). ( L.A. )