Brevetti, mini-condanna per Motorola

Brevetti, mini-condanna per Motorola

E mini-vittoria per Microsoft. Dei 9 che Redmond denunciava fossero stati violati, solo parte delle rivendicazioni di uno dei brevetti sono state alla fine contestate dall'ITC
E mini-vittoria per Microsoft. Dei 9 che Redmond denunciava fossero stati violati, solo parte delle rivendicazioni di uno dei brevetti sono state alla fine contestate dall'ITC

Devono essere stati giorni di fuoco per i giudici dell’ International Trade Commission (ITC): dopo aver condannato HTC nel caso che la vedeva contrapposta ad Apple, ora è il turno della sentenza nel caso che vede Microsoft accusare Motorola.

La commissione che ha il potere di bloccare le importazioni di prodotti in violazione di proprietà intellettuale (e che, come nel caso Apple-HTC, ha dimostrato di aver tutta l’intenzione di usarlo) ha infatti emesso una decisione preliminare nel caso che vede contrapposte Motorola e Microsoft.

Il caso era partito con 9 brevetti contestati : Redmond accusava Motorola Mobility di aver violato tecnologie da essa rivendicate e impiegate negli smartphone, da quelle relative alla gestione dei contatti in rubrica, alla sincronizzazione delle funzioni tra online e offline, fino al monitoraggio della memoria rimasta.

Durante il corso del dibattimento due brevetti erano stati esclusi dalla causa: questa prima sentenza è invece arrivata a condannare Motorola per la violazione di quattro rivendicazioni di uno solo dei brevetti Microsoft, il numero 6,370,566 intitolato ” generating meeting requests and group scheduling from a mobile device ” e dunque relativo alle funzioni da agenda di un dispositivo mobile e in particolare quelle necessarie alla gestione degli appuntamenti.

Microsoft si è detta comunque soddisfatta della decisione che riguarda i dispositivi Android tra cui Motorola Droid 2, Droid X, Cliq XT, Devour e Backflip.

La limitazione della sentenza rispetto alle conclusioni finali, tuttavia, soddisfa anche Motorola, tanto che parla di grande vittoria: “Siamo molto soddisfatti che la maggior parte della decisione sia a noi favorevole”.

Questa prima decisione preliminare sarà rivista (ma solo in primavera) dalla commissione in formazione piena: nel frattempo Motorola si dice pronta a modificare il proprio software in modo tale da aggiggirare ciò che le viene contestato.

Claudio Tamburrino

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Pubblicato il
21 dic 2011
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