Nintendo ha vinto in appello nel caso che la vedeva sul banco degli imputati della Corte distrettuale del Texas per violazione brevettuale.
Tutto era iniziato nel 2008, quando Anascape aveva denunciato la giapponese (insieme a Microsoft) per l’impiego nei suoi controller di tecnologie in violazione di alcuni suoi brevetti: al centro della questione gli stick analogici incorporati nei controller Gamecube, nel Classic Controller della Wii e nei suoi Wiimote e Nunchuck.
Solo questi ultimi due si erano salvati al primo grado di giudizio, mentre per gli altri si era riscontrata una violazione di alcuni brevetti Anascape. Alla querelante erano stati quindi accordati 21 milioni di dollari di danni, mentre a Nintendo veniva proibita la vendita dei controller che violassero i brevetti, blocco sospeso per la durata dell’appello subito depositato dalla giapponese.
La decisione in appello ha quindi scongiurato il pericolo per Nintendo, cancellando il blocco.
Claudio Tamburrino