Apple ha deciso di sottoscrivere con Nokia un accordo di licenza per l’utilizzo di una serie di tecnologie brevettate, mettendo fine alla battaglia legale che aveva visto le due contrapposte davanti ai tribunali statunitensi, all’ITC e a giudici europei dal 2009.
La notizia sorprende, sia perché solitamente questo tipo di scontri con protagonisti grandi aziende si trascinano fino all’ ultima possibilità di sentenza nell’ultimo grado di giudizio, sia perché la prima sentenza nel caso, quella dell’ITC , dava ragione proprio a Cupertino, ritenendola non colpevole dell’infrazione dei 5 brevetti chiamati in causa da Espoo.
Con l’accordo ora siglato, invece, Apple diventa licenziataria di alcuni brevetti Nokia e si pone conseguentemente termine a tutte le controversie legali in essere tra le due società relative ai rispettivi portafogli brevettuali.
Il contratto tra le due prevede un pagamento iniziale da Apple a Nokia e una quota di royalty dovuta per tutta la sua durata.
“Questo accordo – ha detto il CEO di Nokia Stephen Elop – dimostra il ruolo primario di Nokia e del suo portafoglio brevettuale nel settore e le future opportunità di licensing nel mercato delle comunicazioni mobile”.
Altra conseguenza immediata dell’accordo è che costituisce una boccata d’aria fresca per la finlandese, che ha vissuto mesi neri: trimestrale inferiore alle aspettative e titolo declassato .
Le notizie positive per Nokia, d’altronde, finiscono qui: Samsung e Apple sono destinate, secondo gli osservatori , nei prossimi mesi a toglierle ufficialmente il primato nel mercato dei produttori di smartphone che la finlandese deteneva dal 1996.
Per un fronte brevettuale che si chiude, peraltro, uno se ne apre: Microsoft, come anticipato , ha deciso di opporre i suoi accordi di licenza sottoscritti con Nortel al possibile acquisto da parte di Google dei 6mila brevetti sulla tecnologia wireless dell’ex-colosso delle telecomunicazioni. Affare che rischia di inficiare gli accordi finora in vigore tra le parti con conseguente impiego delle tecnologie in svariati prodotti Microsoft.
Claudio Tamburrino