San Jose (USA) – Rambus ha segnato una nuova e importante vittoria nella sua lunga battaglia legale contro la Federal Trade Commission ( FTC ) americana, e contro alcuni dei più grandi produttori di memoria DRAM. Una corte federale d’appello di San Jose ha sentenziato che FTC non ha fornito sufficienti prove per dimostrare che Rambus abbia agito contro la concorrenza e i consumatori.
La conclusione raggiunta dal tribunale di San Jose è la stessa a cui è pervenuta lo scorso marzo un’altra corte californiana, in quel caso di San Francisco, dove si è svolto il processo intentato dai tre produttori di memorie Hynix, Micron e Nanya contro Rambus. In entrambi i casi Rambus era accusata di aver fraudolentemente cercato di spingere JEDEC , il comitato di standardizzazione delle tecnologie legate alle memorie SDRAM, ad adottare alcune delle sue tecnologie coperte da brevetto come standard industriale: lo scopo di questa mossa, secondo gli accusatori, sarebbe stato quello di rivendicare la proprietà di quei brevetti per raccogliere royalty da tutti i produttori di memorie SDRAM. Oltre a ciò, FTC ha accusato l’azienda americana di aver seriamente danneggiato il mercato disincentivando i produttori dal fabbricare memorie SDRAM, scoraggiando le aziende a partecipare al JEDEC e incrinando la fiducia dell’industria delle memorie verso gli standard.
Quelle succitate sono solo le ultime di una lunga serie di azioni legali che, da alcuni anni, vedono Rambus combattere per il diritto di riscuotere royalty dai produttori di memorie DRAM. La vicenda ha avuto inizio nel 2000 , quando Rambus ha annunciato di possedere il brevetto della synchronous memory interface, l’interfaccia utilizzata nelle memorie SDRAM e DDR SDRAM, e di essere intenzionata a pretendere il riconoscimento dei relativi diritti da parte di tutti i produttori di memorie che utilizzano tale tecnologia. Da quel momento Rambus ha sguinzagliato i propri avvocati e ha iniziato a cercare accordi con numerose imprese del settore, affinché queste le pagassero le dovute royalty.
Buona parte dell’industria delle memorie SDRAM, le stesse riunite nel consorzio JEDEC, ha duramente contestato la validità del reclamo di Rambus , tanto che negli ultimi tre anni quest’ultima è stata impegnata in diverse cause legali per violazione di brevetto con colossi che, oltre ai nomi già citati, comprendono Infineon, Samsung, Siemens e Toshiba. Dopo alcuni scivoloni iniziali, negli ultimi due anni Rambus è riuscita ad incassare alcune importanti vittorie contro Infineon, Hynix e FTC.
Alcuni produttori, come Toshiba e Samsung, stanno già versando nelle casse di Rambus royalty per la produzione delle memorie DDR. Molte cause, tuttavia, <strongsono ancora in corso : gli analisti sostengono che se Rambus dovesse uscire vittoriosa anche da questi procedimenti, potrebbe incassare milioni di dollari all’anno in royalty e licenze. Una cifra destinata a crescere ulteriormente se il tribunale accogliesse anche i reclami di Rambus relativi alle DDR2.
Ma per Rambus le battaglie non sono ancora finite . Il procedimento antitrust americano sarà ora nuovamente vagliato dalla corte di FTC e, se dovessero emergere nuovi elementi, potrebbe tornare nuovamente nelle aule di un tribunale federale. Parallelamente la Commissione Europea sta portando avanti una propria indagine antitrust sulla materia, mentre lo scorso mese Micron ha ribadito di essere intenzionata a ricorrere in appello contro Rambus.