Samsung, nel caso che la vede contrapposta a Cupertino, non avrà accesso ai futuri device di Apple per preparare le sue carte legali e scongiurare eventuali violazioni future.
Tutto è partito dalla denuncia con cui Apple ha accusato Samsung di di violazione di brevetti su sue tecnologie relative all’interfaccia utente TouchWiz, alla confezione dei prodotti e al design di alcuni dispositivi (basati su Android) troppo simili a iPhone. La sudcoreana aveva risposto per le rime con una controdenuncia presso tribunali coreani, tedeschi e giapponesi.
Lo scontro si era poi spostato sul futuro : il giudice aveva concesso a Cupertino a visionare i futuri prodotti di Samsung , già presentati al Google I/O, per valutare eventuali ulteriori violazioni dei suoi brevetti. La sudcoreana aveva dunque fatto medesima rischiata con la speranza di vedersi riconoscere i medesimi vantaggi sull’avversaria e ottenere magari che in questo modo che le novità commerciali di entrambe fossero mantenute segrete.
Nel caso di Samsung, tuttavia, il giudice ha respinto la richiesta di visione dei nuovi prodotti di Cupertino, forse considerando che sono, a differenza di quelli della Sudcoreana, ancora segreti, e quindi l’eventuale danno creato dalla diffusione di anticipazioni sarebbe sproporzionato rispetto alla causa legale in corso.
La questione, come rilevano alcuni osservatori , potrebbe essere rimessa in discussione nel momento in cui Samsung contestasse che la prossima uscita nei nuovi dispositivi Apple, comportando uno slittamento di prezzo e di posizionamento sugli scaffali degli attuali iPhone 4 e iPad 2, non vedrebbe più i dispositivi in diretta concorrenza con i nuovi device della sudcoreana. Che quindi non rischierebbero più di confondere i consumatori, costringendo, di conseguenza, a giudicare l’eventualità di un loro bando dal mercato statunitense solo se somiglianti ai nuovi iPhone 5 e iPad 3 .
Tuttavia l’intera vicenda legale sembra destinata a risolversi in via amichevole : Apple e Samsung, riferiscono alcune indiscrezioni , restano comunque due eccellenti partner commerciali.
Claudio Tamburrino