Roma -Samsung è pronta a ricorrere in appello contro la condanna a pagare 120 milioni di dollari ad Apple per violazione di due suoi brevetti, tra cui quello relativo alla tecnologia dello slide-to-unlock : secondo i suoi legali la sentenza non sarebbe supportata da prove e Cupertino avrebbe tenuto nascoste quelle realmente utili .
L’ultimo procedimento che contrappone Apple e Samsung, in uno scontro che ormai da anni le vede accapigliarsi davanti ai tribunali di mezzo mondo, si è svolto di fronte alla giuria popolare presieduta dal giudice federale Lucy Koh: in ballo due brevetti della coreana e cinque di Cupertino, il numero ‘414 , relativo alla sincronizzazione dei dati in background tra diversi dispositivi; il numero ‘172 che illustra il sistema di completamento automatico del testo digitato; il ‘959 , che copre il sistema di ricerca universale all’interno di un dispositivo; il ‘647 che rivendica la tecnologia per mostrare gli indirizzi e le date come link all’interno di un messaggio di testo; e forse il più noto, il ‘721 che protegge il sistema slide-to-unlock.
Come nel precedente statunitense, la coreana è uscita sconfitta (per violazione degli ultimi due brevetti e non quindi anche del brevetto ‘414 per cui era intervenuta anche Google). Tuttavia per Apple sembrava essere una vittoria solo sulla carta e nella pubblicità: secondo la giuria tali violazioni valgono 120 milioni di dollari di danni (contro gli oltre due miliardi che chiedeva Cupertino), e Cupertino stessa sarebbe colpevole per l’indebito utilizzo di un brevetto di Samsung (158mila dollari di danni): cifre assolutamente marginali rispetto alla grandezza delle due aziende ed ai costi che hanno sostenuto per il processo.
Per arrivare a queste cifre, per altro, la giuria è incappata in qualche errore ed è stata costretta a rimettere mano ai calcoli: alla fine il totale è rimasto immutato, pur essendo cambiati i danni richiesti per i singoli prodotti Samsung trovati in violazione.
Claudio Tamburrino