Roma – Il parlamentare dei DS Pietro Folena si è scagliato nuovamente contro la proposta di direttiva comunitaria sulla brevettabilità del software, una proposta che come noto ha sollevato enormi polemiche e numerose contestazioni per le implicazioni sul mercato e il libero sviluppo che porta con sé.
Secondo Folena la proposta di direttiva, che a settembre potrebbe essere approvata, è uno “spettro che si aggira per l’Europa”. L’Europarlamento, ha spiegato Folena, rischia di far passare una normativa capace di dare “un duro colpo alle nostre piccole e medie imprese informatiche e metterebbe a rischio la libertà della scienza informatica”. Come si ricorderà i nodi essenziali della direttiva assomigliano da vicino a quelli della normativa già in vigore negli Stati Uniti.
“Brevettare un programma – ha affermato – è come brevettare una ricetta di cucina. Immediatamente si andrebbe a creare una situazione di monopolio. Sia la cucina che l’informatica non sarebbero mai progredite se si fosse permesso di adottare i brevetti. Non si può brevettare un’idea, ma anzi occorre favorire la massima diffusione e la massima libertà per garantire il progresso e la concorrenza”.
Secondo Folena le piccole e medie imprese informatiche italiane ed europee sarebbero penalizzate “nei confronti dei colossi americani, in grado di brevettare anche ogni dettaglio dei loro programmi”.
Nel dibattito, scaturito dopo l’interrogazione che lo stesso Folena aveva presentato sulla direttiva sul copyright (EUCD) lo scorso settembre, il parlamentare diessino ha parlato anche della direttiva sui brevetti chiedendo al Governo “cosa avrebbe comportato brevettare una ricetta di cucina assegnando ad una sola persona o ad una sola azienda la possibilità di realizzare un certa ricetta”.