Facebook ha risposto a Yahoo! denunciandola per violazione di suoi brevetti relativi al tag delle foto, all’advertising e ai suggerimenti online .
Yahoo! aveva, dopo aver tentato di chiedere a Facebook di sottoscrivere un accordo di licenze, denunciato il social network per la violazione di dieci brevetti che riguardano varie tecnologie, dall’advertising allo scambio di messaggi passando per l’essenza stessa del social networking.
Così, diversi osservatori avevano suggerito che Zuckerberg fosse interessato all’acquisto di un pacchetto di 750 brevetti di IBM (leader a stelle e strisce per quanto riguarda l’impiego di questa forma di proprietà intellettuale): un’arma necessaria e opportuna per rimpolpare i suoi appena 60 titoli registrati presso l’Ufficio Marchi e Brevetti ( US Trade and Patent Office , USTPO) e avere qualcosa con cui controbattere alla denuncia ricevuta.
Lo ha fatto ora puntando in particolare il dito con la piattaforma di Yahoo! Flickr (ma anche contro altri servizi del sito viola): ad esso contesta la violazione del brevetto numero 7,827,208 e di quello numero 7,945,653 , rispettivamente relativi alla personalizzazione dei feed e alla funzione di tag nelle foto.
Yahoo! è già intervenuta sulla controdenuncia definendola “senza merito e niente più di un cinico tentativo di distrarre dalla debolezza della sua difesa”.
D’altra parte la questione legale per Yahoo! diventa fondamentale: il sito si trova in un momento di passaggio in cui sarebbe costretta a licenziare migliaia di impiegati, pensando di tagliare del tutto il suo servizio di search. Starebbe, secondo alcune indiscrezioni , addirittura cercando di rinegoziare l’accordo con Microsoft e tentare di passare il suo motore di ricerca a Google.
Claudio Tamburrino