Austin (USA) – Il nome di Microsoft si è aggiunto al lungo elenco di società chiamate a difendersi in tribunale dalle accuse di Forgent Networks , piccola società texana che rivendica la proprietà di una delle tecnologie alla base del formato JPEG.
Nel contenzioso tra Microsoft e Forgent la prima mossa è stata del gigante di Redmond che, all’inizio della scorsa settimana, ha chiesto ad un tribunale americano di invalidare il brevetto su cui la rivale nutre così tante ambizioni.
“È spiacevole che, nonostante il recente interessamento di Microsoft in merito all’acquisizione in licenza del nostro brevetto, quest’ultima abbia scelto di farci causa”, ha commentato Richard Snyder, chairman e CEO di Forgent. “Questo non ci ha lasciato altra alternativa che riaffermare i nostri reclami contro di lei”.
Al centro della diatriba legale c’è il brevetto numero 4.698.672 (‘672), che descrive un metodo per la compressione di immagini e video. Tale brevetto, la cui registrazione risale all’ottobre del 1987, è stato ereditato da Forgent nel ’97 in seguito all’acquisizione di Compression Labs, oggi sua sussidiaria. Cinque anni più tardi Forgent ha annunciato l’intenzione di chiedere royalty e diritti sull’utilizzo della tecnologia di compressione delle immagini JPEG, mentre lo scorso anno, dopo un fallito accordo di licenza con l’allora Compaq, la società texana ha citato in giudizio oltre una trentina di grandi aziende del settore hardware e software: tra questi vi sono colossi del calibro di IBM, HP, Xerox e Toshiba. Oggi le cause in corso sono ben 44 e coinvolgono anche MPEG LA , il consorzio che vende le licenze per lo sfruttamento delle tecnologie alla base dei formati video MPEG-2 e MPEG-4.
Forgent sostiene che il brevetto ‘672 gli ha fino ad oggi fruttato oltre 100 milioni di dollari, una cifra proveniente dalla vendita delle licenze a 33 aziende di tutto il mondo, tra cui Sony.
Microsoft non ha ancora rilasciato commenti ufficiali in merito alla controquerela di Forgent, tuttavia nei documenti presentati presso il tribunale ha dichiarato che quest’ultima “sta sovvertendo lo standard JPEG per incassare milioni di dollari in profitti ingiustificati”.
Questa causa, più d’ogni altra, potrebbe fortemente influenzare il futuro dello standard JPEG: se il tribunale riconoscesse la validità del brevetto di Forgent, infatti, JPEG perderebbe quello status di standard aperto che gli ha permesso di diventare uno dei mattoni del Web.