Tra le conseguenze della Brexit sul Regno Unito e i suoi cittadini anche le implicazioni legate alla possibile mancata applicazione del GDPR per quanto concerne le modalità di trattamento delle informazioni che li riguardano. Stando a un’indiscrezione riportata oggi sulle pagine di Reuters, attribuita a tre fonti rimaste anonime, Google starebbe valutando la possibilità di spostare la gestione degli account UK negli Stati Uniti, sottoponendola dunque alla giurisdizione USA meno severa rispetto a quella del vecchio continente in fatto di privacy.
Privacy: addio al GDPR per gli account di Google nel Regno Unito
In mancanza di conferme (o smentite) utilizzare il condizionale per il momento è d’obbligo. Una mossa di questo tipo finirebbe inevitabilmente col privare gli utenti britannici di alcune tutele e protezioni introdotte in Europa ormai quasi un paio di anni fa con l’entrata in vigore della nuova normativa.
Considerando come la sede europea di Google sia localizzata in Irlanda (nella capitale Dublino), territorio non interessato dalla Brexit, l’eventuale mantenimento delle informazioni appartenenti agli account UK nel paese potrebbe porre degli ostacoli al loro accesso da parte delle autorità del Regno Unito in caso di bisogno a fini investigativi. Una questione complessa sulla quale peseranno anche i termini degli accordi, commerciali e non solo, ancora in fase di negoziazione tra Londra e Washington.
Dal canto suo il gruppo di Mountain View si è trincerato dietro al più classico dei no comment non rilasciando alcuna dichiarazione in merito. Un dinamica di questo tipo potrebbe innescarsi per tutte quelle aziende che operano nell’area britannica: da Facebook ad Amazon, fino agli altri big del mondo online che proprio sulla raccolta e l’elaborazione dei dati hanno costruito i loro business globali.
Aggiornamento (20/02/2020, 14.50): riportiamo di seguito la dichiarazione in merito ricevuta da un portavoce di Google.
Come molte altre aziende, dobbiamo prepararci alla Brexit. Non cambierà nulla nei nostri servizi o nel modo in cui trattiamo la privacy, compreso il modo in cui raccogliamo o processiamo i dati, e il modo in cui rispondiamo alle richieste delle forze dell’ordine sulle informazioni degli utenti. Le protezioni del GDPR nel Regno Unito continueranno a valere per questi utenti.
Di fatto, bigG garantisce che nulla cambierà per gli utenti del Regno Unito: potranno continuare a beneficiare delle tutele garantite dal Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati europeo.