Sul sito ufficiale della Bank of England ha fatto oggi la sua comparsa un documento dal titolo “Nuove forme di monete digitali” che conferma l’interesse dell’istituto nei confronti di questo ambito. Inevitabile tornare a parlare di Britcoin (da non confondere con Bitcoin), la Central Bank Digital Currency che in un futuro non troppo lontano potrebbe fare il suo debutto nel Regno Unito.
Stablecoin e CDBC, il Regno Unito fa sul serio
Il testo prende in considerazione anzitutto le implicazioni legate all’adozione di stablecoin private (come Diem sostenuta da Facebook, ex Libra) sui costi e sulla disponibilità dei prestiti nonché le difficoltà che queste potrebbero creare in termini di politica monetaria. Valutati anche i vantaggi, soprattutto con una CBDC, a patto di non accettare alcun compromesso per quanto concerne la sicurezza nell’allestimento dell’infrastruttura informatica necessaria alla sua gestione.
Oltremanica, la discussione continua. La Bank of England invita ora gli addetti ai lavori (banche, operatori nel settore dei pagamenti e servizi finanziari) a fornire il loro feedback e il parere in merito al tema, così da poter disporre di ulteriori elementi per definire i prossimi step da percorrere.
Tra gli altri stati che si sono già mossi sul fronte CBDC sono da segnalare il Ghana, la Svezia, la Cina e il Giappone.