L’ira degli attivisti contro il nuovo programma annunciato ai vertici di British Airways per la creazione di veri e propri dossier su migliaia di passeggeri. La compagnia aerea britannica vorrebbe così sfruttare le infinite potenzialità del web per fornire servizi personalizzati sia a terra che in volo .
Soprannominata Know Me , l’iniziativa di British Airways prevede la ricerca su Google Images dei vari passeggeri con volo prenotato . Dunque ottenendo in anteprima quei volti necessari ad una migliore accoglienza al terminal piuttosto che ad un trattamento personalizzato a bordo dei vari velivoli della compagnia di bandiera.
In aggiunta , la società britannica andrà a raccogliere una serie di informazioni relative al trascorso dei passeggeri, alla ricerca di eventuali problematiche – esempio, ritardi – nel corso dei voli precedenti . “In sostanza, vogliamo ricreare quella sensazione familiare che le persone ottengono nei ristoranti preferiti”, hanno spiegato i vertici della compagnia.
Con un piccolo particolare: il programma Know Me andrebbe applicato a milioni di clienti, pronto ad inviare messaggi personalizzati per migliorare la relazione. “È solo l’inizio – ribadiscono i vertici societari – il nostro sistema ha una miriade di possibilità per il futuro prossimo”.
Durissima la reazione di Nick Pickles, a capo dell’organizzazione in difesa della privacy Big Brother Watch : “Da quando comprare un biglietto aereo significa autorizzare il rastrellamento di dati personali su Internet?”. British Airways dovrebbe pertanto chiedere esplicitamente il permesso per la ricerca dei visi su Google Images .
Pronta la risposta di un portavoce della società britannica, che ha assicurato il pieno rispetto del Data Protection Act . ” Know Me è semplicemente uno strumento per migliorare i servizi offerti ai passeggeri”. O comunque per offrire voli più comodi ai personaggi d’alto profilo che viaggiano in prima classe.
Mauro Vecchio