A poco più di un mese dalla circolazione delle prime indiscrezioni in merito, ecco giungere la conferma ufficiale: Broadcom annuncia l’acquisizione di Symantec, più nel dettaglio della sua divisione Enterprise. Un’operazione che se non ci saranno intoppi andrà a concludersi entro l’anno, passando da un investimento pari a 10,7 miliardi di dollari. La software house ha reso noto che i proventi saranno distribuiti agli azionisti (12 dollari per ogni titolo).
Broadcom-Symantec: c’è l’acquisizione
Il business di Symantec ha registrato una flessione del 2% nelle entrate durante l’ultimo anno fiscale (concluso a fine marzo). Il ramo Enterprise, quello che sarà ceduto a Broadcom (che intende farlo fruttare per almeno 2 miliardi di dollari all’anno), nel periodo ha generato pur senza mostrare un trend di crescita entrate per 2,3 miliardi di dollari, circa la metà di tutti gli introiti dell’azienda, derivanti dalla vendita di soluzioni per la protezione di sistemi e dati a realtà professionali e governative. Più di recente, nel mese di maggio, l’ex CEO Greg Clark ha lasciato il proprio incarico, sostituito ad interim da Richard Hill.
In futuro si concentrerà maggiormente sulle tecnologie destinate al segmento consumer e per le piccole imprese (Norton e LifeLock) che nell’ultimo trimestre hanno pesato per il 90% dei guadagni. Come conseguenza all’accordo, la forza lavoro verrà ridotta del 7% a livello globale, passando anche dalla chiusura di alcune strutture. Non è da escludere l’adozione di un nuovo brand.
È solo l’ultimo tassello della strategia messa in campo da Broadcom al fine di ampliare sempre più il proprio raggio d’azione. Negli anni scorsi il gruppo è stato vicino ad acquisire il concorrente Qualcomm, salvo poi vedere il tentativo andare in fumo in seguito all’intervento di Trump. Come abbiamo scritto a inizio luglio con la comparsa del rumor, la stretta di mano ricorda per modalità quella che nel 2011 ha portato McAfee in Intel, un chipmaker che fa suo uno sviluppatore esperto nel territorio della sicurezza.