Le prime indiscrezioni circolate ieri a proposito della possibile acquisizione di VMware da parte di Broadcom non sono rimaste a lungo senza seguito. Oggi è la redazione del Wall Street Journal a tornare sul tema, facendo trapelare la cifra che il chipmaker sarebbe pronto a sborsare per allungare le mani sul colosso del cloud.
Nuovi dettagli sull’acquisizione di VMWare da parte di Broadcom
L’assegno pronto da staccare ammonterebbe a 60 miliardi di dollari. Ricordiamo che l’attuale valore di mercato si aggira intorno ai 40 miliardi di dollari. Secondo la fonte del rumor, l’annuncio ufficiale potrebbe arrivare già entro questa settimana, forse nella giornata di giovedì.
Si tratterebbe dell’ennesima acquisizione importante per Broadcom, pronta ad assumere il controllo di un’altra realtà nota dell’ambito software, come già accaduto nell’estate 2019 con la divisione Enterprise di Symantec. Se confermata, sarebbe la seconda operazione più importante di questo 2022, dopo quella annunciata a gennaio da Microsoft con l’intenzione di comprare Activision per 68,7 miliardi di dollari.
Attraverso una manovra di questo tipo, il chipmaker rafforzerebbe la propria presenza nel mercato dedicato alle soluzioni cloud. Oggi vede gran parte del proprio business basata sulla commercializzazione di componenti dedicate a prodotti hardware come schede di rete, unità dedicate alla comunicazioni wireless, smartphone (inclusi gli iPhone) e Raspberry Pi.
Entrambe le realtà sono già state oggetto di acquisizioni in passato. Broadcom è passata ad Avago Technologies nel 2015 e attualmente è guidata da Hock Tan. VMware, invece, è stata comprata da Dell nel 2016 e da un anno circa opera in modo indipendente. Nello stesso periodo, ha eletto il nuovo CEO Raghu Raghuram e definito la strategia per una transizione del proprio modello operativo verso la sostenibilità.
L’articolo del Wall Street Journal mette in luce un trend di sicuro interesse. Il numero e gli importi mossi da manovre di questo tipo hanno fatto registrare una brusca frenata. La diminuzione è pari al -31% se si mettono a confronto la prima parte del 2021 e l’inizio del 2022.