A fine dicembre 2022, la Commissione europea aveva avviato un’indagine approfondita sull’acquisizione di VMware da parte di Broadcom. In base ai risultati preliminari è stata rilevata una possibile limitazione della concorrenza. Broadcom ha pertanto ricevuto una “dichiarazione degli addebiti”, ovvero l’elenco delle criticità individuate dall’autorità antitrust. L’azienda californiana potrà ora rispondere per iscritto o chiedere un incontro.
Conseguenze negative per la concorrenza
La Commissione europea ritiene che l’acquisizione possa avere conseguenze negative per la concorrenza nel mercato di alcuni componenti hardware supportati dai software di virtualizzazione di VMware. Broadcom è leader mondiale nel settore del networking, quindi il rischio è l’eventuale vantaggio competitivo derivante dalla transazione.
Teoricamente, Broadcom potrebbe degradare l’interoperabilità tra i dispositivi di rete di altri produttori e i software di VMware oppure eliminare completamente il supporto, obbligando gli utenti ad acquistare solo hardware Broadcom. L’azienda californiana potrebbe anche vendere i software VMware insieme ai suoi software (sicurezza e mainframe), togliendo dal mercato le soluzioni stand-alone di VMware.
Secondo la Commissione europea, l’acquisizione rafforzerebbe la leadership di Broadcom, portando ad un aumento dei prezzi e una minore scelta da parte dei consumatori. Broadcom dovrà ora fornire una risposta agli “addebiti”. Il procedimento terminerà entro il 21 giugno 2023, quando la Commissione comunicherà la decisione finale.
L’acquisizione è sotto indagine anche nel Regno Unito. La Competition and Market Authority (CMA) comunicherà la sua decisione entro il 12 settembre 2023.