The Pirate Bay opporrà la ragione ai sentimenti, si difenderà con l’arma dei fatti dalle rivendicazioni dell’industria. BrokeP, al secolo Perter Sunde, sembra annunciare scintille per il processo in cui verrà valutata la posizione della Baia dei Pirati: l’admin di TPB stila nel suo blog una prima analisi di coloro che saranno chiamati a testimoniare presso la corte svedese.
“Che ha da aggiungere il CEO di IFPI John Kennedy in una corte svedese – si chiede BrokeP – in un paese di cui non conosce nemmeno le leggi?” “L’unico esperto tecnico della lista? – provoca Sunde – Si tratta di Jim Keyzer”: Keyzer, l’esperto in computer forensics incaricato di indagare sulle attività del tracker, è stato accusato di aver stretto collaborazioni con Warner e Universal proprio quando la Baia era sotto indagine.
BrokeP non si dilunga nel frugare nella lista dei testimoni raccolti dall’accusa e promette assi nella manica della Baia: “i nostri testimoni garantiranno competenza, basata su fatti e ricerche, e sapranno interpretare correttamente il quadro legislativo che circonda questo caso”. “Non avremo una manica di dirigenti poco interessanti, che non hanno nulla da aggiungere al di fuori del rancore che nutrono nei confronti della situazione – affonda Sunde – una situazione che impone loro di adeguare il modello di business dell’industria all’attuale clima mediatico, in cui sono le persone a decidere e non i CEO”.
BrokeP si dispiace del fatto che “l’accusa non prenda il caso abbastanza seriamente da anteporre i fatti ai sentimenti”. Ma Sunde non teme il confronto: le ragioni della Baia saranno dimostrate dai fatti e sostenute dall’onestà. ( G.B. )