Secondo gli ultimi dati Net Applications sull’utilizzo dei browser relativi al mese di febbraio, quello a guadagnare di più è Internet Explorer, mentre a perdere è Firefox .
Nello specifico il browser di Microsoft guadagna lo 0,77 per cento e raggiunge quota 56,77 per cento, mentre quello di Mozilla perde lo 0,99 e arretra al 21,74. Chrome continua la sua crescita costante che nell’anno appena trascorso gli ha permesso di raddoppiare il suo marketshare, raggiungendo con un più 0,23 il 10,93 per cento. Safari resta invece sostanzialmente costante (da 6,30 a 6,36). Opera, infine, scende dal 2,28 al 2,15 per cento.
I dati potrebbero essere influenzati da una variazione sostanziale sul lato dei parametri utilizzati: Net Applications utilizza per le sue stime dati demografici ottenuti dalla CIA , che nell’ultima versione hanno subito variazioni per cui la popolazione dell’Europa occidentale occupa un ruolo minore rispetto all’utenza Internet globale. Mentre la Cina ha pesato ancora di più.
Tuttavia Net Applications nega che ciò possa aver influenzati significativamente i risultati.
Alcuni , tuttavia, notano che questo potrebbe aver avuto conseguenze sui dati di utilizzo relativi a Firefox e Chrome che in questa regione risultano avere la maggiore penetrazione. In ogni caso i trend sembrano indicare il primo in calo, il secondo in crescita. Mentre il successo di Microsoft è confermato dai numeri di IE9 : con un’ ottima domanda è stato scaricato nella Release Candidate già 11 milioni di volte dal suo esordio di febbraio, per un totale, con la versione Beta, di 36 milioni di download dal 15 settembre 2010, occupando già lo 0,66 per cento del marketshare globale.
A proposito degli aggiornamenti di versione, forse la maggiore diffusione di IE implica anche l’utilizzo da parte di utenti meno esperti o più casuali, tanto che a differenza di Chrome e Firefox persiste un non trascurabile impiego di versioni non aggiornate (e meno sicure) del browser: IE 8 copre il 34,95 per cento del totale (rispetto al 34,17 precedente), ma IE 6 e IE7, pur in lieve calo, restano rispettivamente all’11,33 e IE7 all’8,05 per cento.
Claudio Tamburrino