Con la beta di Chrome 14 (14.0.849.0) i tecnici di Mountain View fanno emergere in superficie Native Client , tecnologia open source che permette di eseguire codice in C/C ++ in una sandbox, direttamente all’interno del browser. Fino a ieri la funzione Native Client poteva essere utilizzata soltanto nella versione di sviluppo.
Le dichiarazioni di Google precisano che la tecnologia, progettata per l’esecuzione di giochi e programmi distribuiti nel Chrome Web Store , utilizza severe restrizioni di sicurezza molto simili a quelle adottate da JavaScript. Native Client lavora con il codice specifico della piattaforma utilizzata, Mac, Windows o Linux che sia. Sono supportati sia x86 che ARM.
Le altre novità dell’aggiornamento includono la cifratura applicata a tutti i dati sincronizzati e il potenziamento dell’API Web Audio, dedicata allo streaming. Sul fronte Mac si segnala invece un maggior supporto al sistema operativo Lion, con l’introduzione della visualizzazione a schermo intero.
Mozilla, che continua a considerare l’esecuzione di codice nativo potenzialmente pericolosa per il sistema, ha invece rilasciato Firefox 6 e una prima beta di Firefox 7 .
Tra le (poche) novità della sesta edizione vale la pena sottolineare lo Scratchpad, “blocco note” da sviluppatori che consente di testare i Javascript, il nuovo sistema di Gestione Permessi e il potenziamento della funzione Panorama.
L’anteprima del settimo Firefox si impegna invece a snellire il tempo di boot e a liberare in maniera più rapida la RAM. A quanto sembra, Firefox 7 utilizza tra il 20 e il 30 per cento di memoria in meno rispetto a Firefox 6. Caratteristica che potrebbe anche aiutare a ridurre crash e blocchi del browser, soprattutto su Windows. La versione stabile del nuovo applicativo Mozilla è prevista per fine settembre.
Roberto Pulito