Ad incoronare Chrome il più veloce tra i browser web è il noto sito ExtremeTech , che ha sottoposto il neonato browser di Google ad una estesa serie di benchmark e ne ha comparato i risultati con quelli ottenuti dalle più recenti versioni stabili – dunque non preliminari – di Firefox, Internet Explorer, Opera e Safari.
ExtremeTech ha messo alla prova i cinque browser in test che spaziano dall’esecuzione di codice JavaScript alla riproduzione di contenuti Flash, per passare al semplice rendering HTML e al famoso test Acid3. Chrome è risultato vincitore in quasi tutte le sfide, classificandosi al primo posto assoluto. Al secondo posto è arrivato Firefox, seguito in terza posizione da Opera. “Non classificabili”, secondo ExtremeTech , IE7 e Safari, che a suo dire hanno esibito livelli di performance non all’altezza degli avversari.
I risultati a cui è giunto ExtremeTech non fanno che confermare la superiorità del motore di Chrome nei confronti di quelli, più stagionati, alla base di Firefox 3, IE 7, Opera 9.6 e Safari 3.2. La vera sfida si giocherà però con i motori di prossima generazione che accompagneranno Firefox 3.1, IE8, Opera 10 e Safari 4, motori che promettono soprattutto un netto miglioramento nella velocità di esecuzione del codice JavaScript.
Nonostante il rapporto di collaborazione che lega Google a Mozilla , per altro appena esteso al 2011, il motore utilizzato da Chrome per visualizzare le pagine Web non è Gecko, bensì WebKit. Sviluppato da Apple sulla base di KHTML, WebKit è considerato dagli esperti uno dei motori di rendering più efficienti in circolazione, capace di ben bilanciare performance, conformità agli standard e affidabilità. Google aveva già scelto questo stesso componente per la propria piattaforma mobile Android, mimando in questo modo le scelte fatte in precedenza da Nokia per la piattaforma S60, da Adobe per la tecnologia runtime AIR, e da Trolltech per il toolkit Qt.
Ma a fare la vera differenza tra Chrome e Safari è il motore JavaScript: Google ha infatti scartato quello incluso in Webkit preferendogli V8, una macchina virtuale sviluppata in Danimarca da un gruppo di specialisti ingaggiati da BigG. I suoi sviluppatori definiscono V8 il più veloce motore JavaScript esistente, e i benchmark sembrano dargli ampiamente ragione: nell’esecuzione di codice JavaScript, Chrome esce vincitore non solo nei confronti di Internet Explorer 7, Safari 3 e Firefox 3, ma anche nel testa a testa con la Beta 2 di IE8 e le versioni nightly di Firefox 3.1 e Safari 4.
C’è però chi sostiene che i motori JavaScript superveloci non bastano, da soli, a rendere i browser un’efficiente interfaccia per le web application. Il collo di bottiglia è infatti spesso rappresentato dai contenuti Flash che, anche quando non visualizzati, consumano una non trascurabile porzione di CPU e, talvolta, finiscono per rallentare l’intero sistema. Purtroppo Chrome non sembra esente da questo problema: il test di ExtremeTech relativo a Flash è stato l’unico dove il giovane browser di Google ha ottenuto il peggior risultato.
Ieri Google ha rilasciato una nuova build di Chrome, la 0.4.154.25, scaricabile dal web o attraverso la funzione di aggiornamento automatico inclusa nel browser.
Google ha già anticipato che, non appena il suo browser raggiungerà la maturità, è pronta a promuovere Chrome con tutta la propria forza di marketing.