Dopo le numerose critiche degli utenti e soprattutto dei principali concorrenti, Microsoft ha semplificato la scelta del browser predefinito in Windows 11. Jon von Tetzchner, cofondatore di Vivaldi Technologies, ritiene tuttavia che quella dell’azienda di Redmond sia solo una decisione di facciata, chiedendo l’intervento dell’Unione europea per bloccare il suo comportamento anticoncorrenziale.
Browser predefinito: solo un bluff?
La software house norvegese aveva aspramente criticato Microsoft circa quattro mesi fa, affermando che l’azienda di Redmond abusa della sua posizione dominante per costringere gli utenti ad utilizzare un browser inferiore (Edge). La scelta è in effetti resa più difficile rispetto al passato perché è necessario indicare il browser da utilizzare per ogni tipo di file e protocollo.
Un piccolo miglioramento è arrivato con l’aggiornamento KB5011563. Basta un solo clic sul pulsante “Imposta predefinito” per associare i file .htm e .html ad un altro browser. Per le altre associazioni rimane invece la procedura manuale. Mozilla aveva dichiarato che si tratta di un passo nella giusta direzione. Jon von Tetzchner invece ritiene che il problema non è stato risolto:
Questo dovrebbe valere per tutti gli utenti, non solo per quelli che sono tecnicamente abbastanza competenti da rendersi conto che devono installare un aggiornamento facoltativo. Dovrebbe essere installato per tutti gli utenti.
Il CEO di Vivaldi crede che la nuova funzionalità sia stata introdotta solo per evitare un’indagine per comportamento anticoncorrenziale. Microsoft dovrebbe rendere semplice l’uso di altri browser e non abusare del suo potere per spingere gli utenti ad usare Edge. Jon von Tetzchner spera quindi nell’intervento dell’Unione europea. Da pochi giorni è disponibile la versione 5.2 di Vivaldi per Windows, macOS, Linux e Android.