BSA: cala la pirateria sul software

BSA: cala la pirateria sul software

L'Italia è tra i pochi paesi in cui lo scenario secondo i produttori è tutt'altro che felice. Nel complesso, però, dal 1994 ad oggi in Europa occidentale si copiano molti programmi in meno
L'Italia è tra i pochi paesi in cui lo scenario secondo i produttori è tutt'altro che felice. Nel complesso, però, dal 1994 ad oggi in Europa occidentale si copiano molti programmi in meno


Roma – Una maggiore consapevolezza delle pubbliche amministrazioni, una lunga opera di sensibilizzazione di privati ed imprese nonché una corposa intensificazione della repressione antipirateria hanno portato al sensibile abbassamento del tasso di software illegale circolante in Europa occidentale.

Ad affermarlo sono i produttori di tecnologie proprietarie riuniti nella Business Software Alliance (BSA) , secondo cui, in questo panorama, l’Italia è uno dei pochi paesi in controtendenza: nell’ultimo anno il tasso di pirateria è aumentato dal 45 al 47 per cento nel nostro paese.

Secondo l’ultimo studio della BSA del mercato nero del software, il livello globale di pirateria è sceso di 10 punti in otto anni tanto da giungere nel 2002 al 39 per cento. Nel 1994, il primo anno in cui furono effettuate queste misurazioni, il software pirata rappresentava il 49 per cento del totale.

In Europa occidentale, una delle aree dove più forte è stata l’azione dei produttori e la pressione delle nuove normative, il tasso è sceso dal 52 al 35 per cento.

Se si guarda al dato del 1994, anche l’Italia ha fatto progressi importanti dal punto di vista della BSA. Quell’anno, infatti, la pirateria sul software toccava il 69 per cento dei programmi circolanti contro il 47 per cento registrato nell’ultimo anno. Dal 1997 ad oggi, dopo tre anni di rapida discesa di questo dato, in Italia si è assistito, secondo BSA, ad una “altalena” della percentuale di pirateria informatica.

Sempre secondo l’Alliance il nostro paese è anche l’unico, tra quelli con il più alto tasso di pirateria, che ha avuto un incremento nell’ultimo anno nel livello di software illegalmente duplicato. Peggio dell’Italia, afferma la BSA, ha fatto solo la Germania. In Europa il paese con il tasso più basso di pirateria è considerata la Danimarca, con il 24 per cento.

Lo studio condotto per conto di BSA sostiene che le attività di pirateria in 85 paesi del mondo avrebbero portato a perdite pari a 13,08 miliardi di dollari nel 2002.

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Pubblicato il
4 giu 2003
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