Roma – Sono i moduli di Software Audit Return (SAR) i contenuti principali di una comunicazione che l’alleanza dei produttori di software proprietario BSA Europe ha trasmesso in queste ore alle imprese britanniche per consentire loro di disintossicarsi dalla pirateria .
Come noto in mezzo mondo, e il Regno Unito non sfugge a questa tendenza, sono moltissime le società che usano software in sottolicenza, in cui cioè il numero di postazioni che utilizza pacchetti di programmi commerciali è superiore a quello previsto dalle licenze acquisite dall’azienda stessa (un fenomeno noto formalmente come underlicensing ).
Contro questa “abitudine”, questo particolare genere di pirateria, da sempre al centro delle operazioni anti-pirateria della Business Software Alliance, BSA Europe ha lanciato una iniziativa pensata per consentire alle imprese di valutare facilmente se l’uso che fanno dei programmi installati sulle loro macchine è illegale e, in caso affermativo, di muoversi rapidamente verso una situazione di legalità.
Su di una pagina web dedicata , BSA Europe spiega che restituire i moduli dell’Audit a BSA significa assicurarsi che il proprio software sia pienamente supportato, che si ricevano gli ultimi aggiornamenti e le patch, che il rischio-virus è notevolmente contenuto, che l’investimento è massimizzato e, soprattutto, che si eliminano i rischi legali e finanziari connessi all’uso di software in sottolicenza o senza alcuna licenza.
BSA Europe, che pure ha sostenuto direttamente numerose azioni anti-pirateria in questi anni per conto dei propri associati, spiega in quella pagina che le informazioni che ci fornirete saranno gestite con la massima riservatezza e non saranno girate agli associati . Una dichiarazione che dovrebbe invogliare le imprese a compiere quella che suona, in effetti, come una sorta di “autodenuncia”, sebbene sia presentata dalla BSA come forma di “consulenza” per mettersi in regola.
L’idea della SAR, dunque, appare quella di sensibilizzare il mondo delle imprese, un obiettivo che rappresenta una delle missioni fondanti della BSA. Per questo non si può escludere che qualcosa di simile sarà presto proposto anche alle imprese italiane, visto anche l’alto tasso di pirateria registrato dalla BSA nel nostro paese proprio nel settore delle aziende.